Questo sì che è davvero un argomento difficile, soprattutto se si guarda l’attuale offerta del mercato!
Sono davanti al computer e sto vedendo dei pantaloni da donna in tessuto su uno dei migliori siti di e-commerce italiani di abbigliamento moto, e sono perplessa. Ci sono tantissimi pantaloni ma sono tutti simili per colore, vestibilità, protezioni e tessuti.
Per quanto riguarda i colori non c’è scampo, sono due: nero e grigio chiaro. Per il nero sono pienamente d’accordo, ma se almeno ci fosse qualche dettaglio colorato, magari da abbinare con i colori della moto, la scelta si farebbe più interessante…
Anche le vestibilità sono sempre le stesse: pantaloni dritti con poco cavallo tant’è che già dalle foto si nota che tirano sull’inguine (poco comodi e poco, ma davvero poco, estetici) o pantaloni con il cavallo così lasco che oltre a fare delle brutte pieghe sembrano formare un pacco (che in teoria non c’è).
Le “protezioni” al 90% se non al 95% sono presenti solo nelle ginocchiere (e molte sono di quelle rigide del tipo “faccio-due-passi-per-andare-al-bar-o-in bagno-e-sto-già-provando-a-toglierle-perché-mi-stanno-facendo-venire-un’irritazione”). Mi è capitato di chiedermi spesso: perché non sono presenti delle protezioni anche sui fianchi? Dopo due anni sono riuscita a darmi una risposta: per farle si dovrebbe stravolgere il modello dei pantaloni e soprattutto, per renderli ottimali, gli sviluppi delle taglie. A quanto pare non è un lavoro da poco e perciò le aziende produttrici preferiscono non apportare queste modifiche.
Lo sguardo si sposta al prezzo: su 100 modelli suddivisi in 4 pagine sfogliabili si parte da 69€ per arrivare fino a 349,99€:
22 modelli hanno un prezzo inferiore a 100€ (e ovviamente sono tutti “scontati” mediamente del 50% per avere quel prezzo).
I restanti modelli sono superiori ai 100€.
Ma cosa cambia tra i modelli oltre al prezzo?
I tessuti.
Il livello di protezione (1 o 2 delle protezioni interne).
E ovviamente…. LA MARCA!
La vestibilità no di certo perché, come abbiamo già detto, è sempre la stessa…
Ciò che si può dedurre da tutti questi elementi è che i pantaloni da moto per donna sono “pensati e sviluppati” per una motociclista “turistica”, passatemi il termine, che magari non guidi ma che sia “zavorrina”. E dunque come tale si ritiene che non abbia bisogno di molta sensibilità e comodità nell’interno gamba (concetto sbagliatissimo perché se la zavorrina non è comoda passa da “zavorrina carina e coccolosa” a ZAVORRA vera e propria!). Qui potrei dare inizio a tutta una serie di altre considerazioni sull’argomento ma rischierei di andare fuori tema (chissà, se dite, potrei inanellarle in un altro articolo J).
Alla luce di tutto ciò mi chiedo: perché è così difficile trovare un pantalone che soddisfi confort, sicurezza e fashion? È chiedere troppo?
"DONNE… COME CI VESTIAMO PER ANDARE IN MOTO?"
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