Esistono moto da donna?!
- Morena Cipolletti - Elia Saviane - Cristian Andreoli
- 25 ott 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Tema scottante quanto reale.
Lo so, già ti vedo che in questo momento stai decidendo se schierarti con le "femministe sfegatate" che sono convinte che noi donne dobbiamo fare tutto senza problemi o con le realistiche che ammettono che non tutte le moto sono "progettate" su un corpo medio femminile.
Perché è bello parlare di pari opportunità con un'altezza di un metro e ottanta e una massa muscolare allenata, ma quando dobbiamo chinarci per tirar su una moto da 210/230kg o spostarla in situazioni difficoltose i nostri pochi centimetri o la massa muscolare quasi inesistente ci fa ammettere che non tutte le moto ci agevolano proprio la vita.
Personalmente ho amiche (poche) che riescono a spostare agilmente qualsiasi tipo di moto e le vedi li, belle che spostano le moto di tutti senza battere ciglio con nonchalance essendo pure diversamente alte (che fighe che sono!), ma ne ho molte invece, che valutano dove e come parcheggiare per riuscire poi ad uscire senza stressarsi troppo.
Una partenza in salita.... Aiuto!
Ovvio che oltre al peso e soprattutto a come è distribuito nel mezzo ci sono anche molte tecniche che ci aiutano in questi casi che bisognerebbe conoscere per avere più confidenza e maneggevolezza della moto, che si imparano con i corsi di guida o grazie all'amico che avendo del manico ti da due dritte. Ci sono anche molti video a riguardo sul web, il mio consiglio è quello di affidarsi e guardare i contenuti di testate giornalistiche e di istruttori di guida professionali come ad esempio Safe Ride Experience che oltre a creare i propri video dove spiegano nel dettaglio diverse tecniche di guida collaborano anche con le testate giornalistiche per divulgare i loro consigli ed insegnamenti. https://www.saferide.it/ li trovate anche su youtube https://www.youtube.com/@SafeRideExperience/featured
Come potrete immaginare in questi anni vuoi perché essendo una motociclista mi è venuta la "malattia" delle moto e quindi sono finita per averne una anche in salotto o vuoi grazie ad Exagon66, riesco a provare diverse tipologie di moto e ammetto che con alcune ho dovuto un po' tribolare per capirle, mentre con altre il feeling è stato immediato.
Mi sono trovata bene per esempio con tipologie di moto molto diverse tra loro come ad esempio il nuovo Vstrom e l'Interceptor e oggi vi vorrei parlare proprio di quest'ultima.
Gli amici di Royal Enfield Italia mi hanno dato per un po' qualche tempo fa Interceptor 650 da provare e devo dire che.... Mi è piaciuta tantissimo.
Lo stile:

Ah non basta la foto?
Va bene parliamone. Con le nuove colorazioni si sono superati, la total black è qualcosa di unico. Ha quello stile sia retrò ma anche moderno. Una classica rivisitata nel modo che ci piace. Lo stile curato nei dettagli è una nota che una stilista rileva con piacere.
Con i molteplici accessori disponibili e studiati per ogni modello Royal Enfield è possibile personalizzarsela a proprio gusto utilizzando accessori originali.
Le prestazioni:
Il motore da 648 cc bicilindrico parallelo raffreddato ad aria/olio, è costruito per la guida nel mondo reale, offrendo una potenza di 47 cavalli utilizzabile da 7150 giri/min e una coppia massima di 52 Nm a 5250 giri/min, la risposta fluida dell'acceleratore a tutti i regimi assicura potenza sufficiente per rendere affrontare il traffico cittadino o lungo le strade aperte.
In parole povere me la sono gustata sia in città, perché essendo agile e sottile schivano il traffico cittadino senza problemi, il motore mi seguiva bene ma è nel misto che mi è piaciuta anche di più. Sono riuscita a fare il nostro amato fondovalle per arrivare a Carpineti (RE) divertendovi e dando del filo da torcere agli smanettoni.
La cosa che mi è piaciuta è la spensieratezza nel guidarla e spostarla che mi trasmetteva e questa affinità l'ho percepita anche con le alte moto della gamma Royal.

Quindi si, secondo me ci sono moto più adatte al mondo femminile, ideali per aiutarci a prendere confidenza con le due ruote senza avere una moto impegnativa che magari la adoriamo ma ci fa stressare in alcune situazioni. Soprattutto all'inizio può fare la differenza.
Il prezzo accessibile è un'altra nota di merito così che oltre ad avere una moto agile, prestazionale e facile non abbiamo paura di fare un milione di danni in caso di caduta.
Un altro consiglio che do (assolutamente non richiesto) è di seguire il proprio istinto, di scegliere la moto che ci aiuti, che ci faccia sentire sicuri ed a nostro agio in sella. Capendo e accettando i nostri limiti tentando di migliorarci dandoci tempo e affidandoci a professionisti se ne sentiamo il bisogno, i corsi di guida vengono spesso sottovalutati e "relegati" ai "principianti" che spesso facendoli diventano più bravi di chi si vanta di andare in moto da secoli e poi per stare davanti devono tagliare le curve pericolosamente. I corsi sono validi sia per iniziare ma soprattutto per migliorarci durante il corso degli anni.
Testo: Morena Cipolletti
Contenuti e foto: Elia Saviane e Cristian Andreoli
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